In prima linea ai tempi del coronavirus

Il particolare momento in cui siamo chiamati ad operare ha messo e sta mettendo i volontari di fronte ad un nuovo modo di fare soccorso all’interno del sistema del 112. La pandemia ha stravolto i protocolli precedenti – sempre ovviamente impostati alla massima sicurezza per i volontari – ed in ogni situazione ci si trova sempre più spesso a dover intervenire su casi segnalati come “sospetti” per cui ci si deve attrezzare per poter operare in totale sicurezza. Il grande sforzo economico fatto dal Comitato Cri di Busca per dotare i volontari di ogni dispositivo di protezione individuale, ha fatto sì che tutte le persone impegnate in emergenza potessero intervenire avendo a disposizione il materiale idoneo per proteggere gli operatori. Inutile nasconderlo: la sicurezza assoluta non esiste, ma prestando sempre la massima attenzione anche ai più piccoli particolari con il rispetto maniacale delle disposizioni che ci sono state date sui comportamenti da adottare, ci ha fin qui protetti dal maledetto virus che ha messo in ginocchio il mondo intero. Siamo consapevoli dei rischi, ma proprio per questo ogni nostra azione è improntata alla massima cautela. Restiamo in servizio, sempre, perché siamo la Croce Rossa e perché i Setti Principi che sono alla base dell’associazione non sono solo enunciazioni teoriche, ma per noi sono valori assoluti da rispettare sempre e in ogni situazione. Sarà ancora lunga, ma insieme ce la faremo.